L'audio in IP: Peer-To-Peer versus SIP
I vantaggio dell'audio in IP e il confronto tra i protocolli usati nei sistemi di comunicazione audio Over IP
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I vantaggi offerti dai sistemi audio ed audio/video in IP, rispetto a quelli analogici, sono ormai universalmente riconosciuti:
uno per tutti la riduzione di costi e tempi di installazione che si ottengono condividendo la LAN con altri sistemi e installando
i nuovi sistemi su reti dati già esistenti e realizzate in precedenza per altri fini.
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Dove sia già disponibile una LAN utilizzata per gestire una rete di computer, l'automazione di linee di produzione, il
controllo accessi, la videosorveglianza o l'antintrusione è semplice e rapido realizzare impianti di interfonia, citofonia,
diffusione sonora o di chiamata di emergenza condividendo la rete con i servizi preesistenti.
I sistemi in IP, inoltre, offrono un elevato grado di affidabilità grazie alla possibilità di ottenere collegamenti resilienti
alla singola interruzione semplicemente realizzando reti chiuse ad anello.
Un elemento molto importante da prendere in considerazione nella valutazione del sistema in IP da adottare è la scelta del
protocollo di comunicazione.
I sistemi audio in IP si basano solitamente sul protocollo SIP (Session Initiation Protocol) ma una valida alternativa da
considerare è l'adozione di un protocollo P2P (Peer to Peer).
Il protocollo SIP è quello usato nella telefonia mentre il P2P è quello usato nei software di comunicazione audio tra computer
come, ad esempio, avviene in Skype.
I sistemi basati sul protocollo SIP utilizzano un'architettura di tipo client-server e quindi necessitano di un software
installato su un server per l'indirizzamento delle chiamate.
Un terminale (client) per effettuare una chiamata invia la richiesta al server che la instrada verso l'apparato chiamato e
mette in comunicazione i due client.
In definitiva è solamente il server SIP che è a conoscenza della completa architettura del sistema e, di conseguenza, è
solamente grazie al server che è possibile stabilire il collegamento tra due apparati. Appare quindi evidente come il server
rappresenti un elemento di criticità nell'architettura (SPOF - Single Point Of Faillure) complessiva tanto che nei sistemi per
applicazioni critiche (ad esempio i sistemi di chiamate di emergenza) è spesso prescritta l'adozione di un server ridondato.
Utilizzando invece una struttura di tipo server-less basata su un protocollo di comunicazione P2P (letteralmente “da pari a
pari”), poiché ciascun apparato si collega direttamente all'apparato con il quale deve comunicare, senza l'ausilio di
dispositivi intermedi, l'affidabilità a livello di sistema che ne deriva è ovviamente superiore.
In definitiva, mentre il SIP è un sistema ad "intelligenza concentrata" il P2P è un sistema ad "intelligenza distribuita" e quindi meno soggetto a
malfunzionamenti dovuti al fuori servizio di un'unica unità critica.
Lo schema qui a fianco mostra un sistema integrato di
chiamate di
emergenza e diffusione sonora realizzato su un edificio multipiano come, ad esempio, un parcheggio.
Utilizzando i sistemi P2P di ERMES non sarà necessario intervenire sul server che governa la rete ma sarà sufficiente
utilizzare solo il supporto hardware costituito dagli switch condividendoli con gli altri sistemi anche se gettiti da server.
Si noti come la mancanza del server non pregiudichi la possibilità di adottare accorgimenti come la chiusura ad anello della
rete per rendere il sistema insensibile al singolo taglio sulla connessione o la possibilità di collegarsi ad un centro di
controllo remoto tramite WAN.
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